Christine - La macchina infernale

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    Christine - La macchina infernale (Christine) è un film del 1983, diretto da John Carpenter, basato sull'omonimo romanzo di Stephen King.

    Trama:

    Detroit, 1957. Alla fabbrica di automobili Plymouth nella catena di montaggio, un operaio che sta curando la messa a punto di una Fury si rompe tutte le dita di una mano, schiacciate dal cofano dell'auto. All'ora della pausa pranzo, un altro operaio, mentre gli altri escono, si siede a bordo dell'auto e, probabilmente non facendolo apposta, fa cadere sui sedili incellofanati un mozzicone del suo sigaro: viene ritrovato morto poco dopo all'interno dell'auto, asfissiato dai gas di scarico.

    Rockbridge, California, 12 settembre 1978. L'imbranato Arnie Cunningham e il suo migliore amico Dennis Guilder si recano a scuola per il loro primo giorno: l'anno si prospetta già male; a Dennis va buca con una ragazza e Arnie viene picchiato da tre bulli, capeggiati da Buddy, che, venendo poi espulsi, gli giurano di fargliela pagare. Sulla via del ritorno a casa, Arnie si ferma nella proprietà di un vecchio contadino, incantato da una vecchissima ed assai malmessa Plymouth Fury del '57, il cui nome è Christine. Arnie - nonostante sia sconsigliato fortemente dall'amico Dennis - acquista l'auto e inizia ad atteggiarsi in modo strano: dedica tutte le attenzioni al suo nuovo veicolo e litiga addirittura con i suoi genitori pur di tenerlo, cosa che non avrebbe mai fatto prima. Sebbene l'auto sia semidistrutta, Arnie si reca presso un'officina fai-da-te dove il burbero gestore Darnell gli permette di riciclare pezzi di ferrivecchi per riparare Christine in cambio di "lavoretti".

    Qualche giorno dopo, Christine inizia a dare strani segni di "vita". Dennis, che aveva tentato di dissuadere Arnie dal comprarla, mentre gioca a football, subisce un grave colpo alla colonna vertebrale proprio nel momento in cui guarda l'auto, cosa questa che lo costringerà a letto per un bel po'. Una sera, mentre è al drive-in, la ragazza di Arnie, Leigh, rischia di morire soffocata dal panino che stava mangiando, spaventata dall'improvvisa accensione della radio di Christine, mentre una fortissima luce si accende nell'abitacolo e la sicura delle portiere scatta da sola.


    La ragazza inizia a diffidare dell'auto e - informatasi con Dennis all'ospedale - scopre che il vecchio padrone di Christine è morto suicida all'interno, così come precedentemente accadde alla moglie, rimasta sconvolta dopo la morte della figlia, soffocata (guarda caso) sul sedile di Christine dal panino che stava mangiando. Una sera, Buddy, Richard e Moochie Welch - i tre bulli della lite iniziale - si recano al garage di Christine e la distruggono, spaccando i vetri, ammaccando tutta la carrozzeria, prendendo a sprangate il motore e infine defecando sul cruscotto. Scoperto il tremendo gesto, Arnie se la prende con la sua ragazza e con i suoi genitori, barricandosi poi nel garage nel patetico tentativo di riparare Christine, che però si "autorigenera" diventando più bella di prima. Dopo questo, l'auto prende definitivamente vita e si mette sulle tracce dei bulli che l'hanno sfasciata: la prima vittima è Moochie Welch, che Christine perseguita usando una canzone anni '50 ("Little Bitty Pretty One" nella versione di Thurston Harris). Improvvisamente i fari dell'auto si accendono e insegue il bullo che per un attimo riesce a sfuggirle, uscendo dal parcheggio e dirigendosi verso un cantiere. Successivamente Christine lo mette alle strette in un vicolo stretto. Non essendo abbastanza largo da potervi passare definitivamente, l'auto è costretta a infilarsi di forza nel vicolo "sacrificando" le fiancate e sfracellando lentamente Moochie contro un muro di cemento. A questo punto, l'auto attira l'attenzione del detective della polizia Rudolph Junkins, che inizia a insospettirsi. Qualche giorno dopo, anche gli altri bulli vengono uccisi dalla macchina: i due, inseguiti da una misteriosa macchina con degli abbaglianti potenti, si fermano ad una stazione di servizio, aspettando di veder arrivare colui che aveva osato fare i fanali a Repperton. Finalmente l'auto infernale arriva e si schianta, di proposito, contro la Camaro di Repperton. Successivamente, spingendo la macchina di Repperton penetra nell'officina dove c'è Richard, che viene ucciso schiacciato dalla macchina sulla parete, mentre questa inizia a perdere benzina dal serbatoio a causa dell'urto, facendo esplodere la stazione, uccidendo il meccanico mentre Buddy tenta di fuggire sull'autostrada. La macchina, nell'esplosione prende fuoco e, ridotta come un demone infuocato insegue il bullo fino a raggiungerlo e passarci sopra. Dopodiché l'auto torna, completamente carbonizzata, all'officina fai-da-te. Qui Darnell si incuriosisce; si arma di una doppietta ed entra dentro l'auto: qui lo sportello si chiude di colpo, la radio si accende da sola e Darnell finisce ucciso dal sedile anteriore che lo schiaccia contro il volante, soffocandolo. Dopo questo ennesimo omicidio il tenente Junkins è ormai deciso a scoprire la verità, eventualmente anche a costo della vita. La macchina esce dai suoi raid "punitivi" sempre enormemente danneggiata, ma sistematicamente si "autorigenera" ogni volta, cancellando così ogni prova di delitto.

    Alla fine, dopo una "sfida" nel garage ormai abbandonato Arnie, diventato totalmente ed irrecuperabilmente folle, si schianta contro una vetrata nello scopo di uccidere Leigh, ma all'impatto viene scaraventato fuori dall'auto venendo trafitto da una scheggia di vetro, perdendo la vita. Christine viene distrutta da Dennis con un bulldozer, per poi essere ridotta ad un cubo in una pressa di uno sfasciacarrozze alla presenza di Dennis, Leigh e Junkins. Mentre la scena si chiude su ciò che rimane di Christine un pezzetto della griglia anteriore inizia debolmente a muoversi, suggerendo ironicamente che l'auto non sia affatto morta.

    locandina

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